(Da donna a tutte le altre donne che subiscono violenza)
I
Oggi anche il sole ha smesso di brillare: fa tanto freddo.
Il corpo arato inaridisce, tingendo di scuro
le sue curve.
Le immagini ritornano a violentare la memoria
(anche ad occhi chiusi) e i mostri sghignazzano anche di giorno,
vagando per le stanze d’una casa ostile.
Le finestre restano tappate, come di notte:
anche un barlume di luce le offende.
Perfino il mare è un tiranno che ingoia ogni voragine,
e schiuma incontenibile i sogni infranti.
E se il tempo vola, vola solo per chi ha violato
l’anima delle donne, non solo la pelle.
Il tempo per loro s’è fermato.
II
Ridono i violatori d’aver usurpato: prevale l’immagine violenta
della follia dei maschi: secoli di deportazioni e ruberie
di predatori di donne e di bambine di colpo adulte,
raccapricciate, schifate e stordite dal veleno
iniettato nelle vene.
III
Chi si ferma a considerare se questo è umano?
E le madri? Dove sono? Che madri sono?
Predoni pure loro di maschi?
Chiedetevi se questo è essere madri.
Chiediamoci chi ha generato tali mostri.
Perché non si può essere donne-madri, aver partorito
e averlo dimenticato.
Forse anche loro sono state violentate da altri maschi!
Mentono: le madri e i padri che li hanno generati,
altri usurpatori di coscienze.
IV
Non rubate – (ci) più la vita.
Già dura è la fatica che non scalda più le serate.
Nella violazione, è tormento inenarrabile da consumare
ad ogni ora del giorno e della notte.
La solitudine sa come farsi odiare. Quando è violata,
assume il volto dello strazio.
Chi rimane nel deserto langue: il freddo appiattisce ogni visione
e inasprisce il cuore, più passa il tempo e le serate senza un abbraccio.
V
Forse, lo sguardo attento d’un compagno
(pochi ne nascono, pochissimi con l’animo delle donne),
curerà le ferite e i graffi di queste battiture.
Dipende dal padre, dal fratello
dai loro sguardi attenti, dalla fiducia e dall’ascolto
che apre un varco alla speranza.
Verrà il futuro nel grembo inaridito
se l’oggi è così fugace e incerto?
Lo sguardo fissa le possibilità allo specchio
che non lo riconosce e invera un’ipotesi di vita:
adesso esiste solo l’oggi così imperfetto.
Lascia l’attesa ogni cura al tempo
che forse restituirà la pace.
Ma rimane ipotesi, anche se è già tanto.
E più il tempo incalza e più ferite,
se il cuore chiude alla vita il canto.
Echi di Novecento in queste parole che toccano l’anima.
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I versi di ” Fa freddo ” sono davvero significativi e dicono con metafore appropriate e rimandi a sentimenti ed emozioni forti cosa prova una donna quando subisce violenza. per questo è da votare e possibilmente vincere ia sezione relativa al concorso.
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Più che mai attuali e significativi questi versi che lasciano l’animo sgomento al pensiero delle tante donne che hanno subito violenza.
Come sempre brava Antonella, scelgo la tua poesia per la capacità che hai mostrato nello scolpire con le parole i pensieri e le sensazioni che abbiamo più volte provato pensando alle donne vittime di violenza.
Le tue parole siano di auspicio : che il tempo guarisca le ferite.
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Grande sensibilità e partecipazione emotiva in questi versi molto profondi e particolarmente ben costruiti. Meritano di essere commentati e premiati.
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Poesia bellissima e toccante. Bisognerebbe immedesimarsi in quelle donne che hanno subito violenza, sia fisica che psicologica. Donne che hanno avuto la forza di rialzarsi e andare avanti, e in questa poesia si traduce la forza della donna, della capacità di potere andare avanti anche grazie ad un compagno, che la sostiene e che le sta vicino, cercando di farle dimenticare quei momenti bui e strazianti, facendole percepire il vero senso della vita. Complimenti ad Antonella Montalbano. Poesia che vale e che dovrebbe essere premiata.
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Non sono esperto di poesia ma questi versi toccano davvero. Complimenti
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Una poesia meravigliosa che tratta di un argomento molto attuale e profondo, nella quale c’è molta sensibilità ed insegna molto.. complimenti!
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Complimenti bellissima poesia!
Da premiare!
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Leggo i versi di Antonella e avverto sulla mia stessa pelle il freddo e il silenzio che avvolgono la vita delle donne che hanno subito l’immonda violenza da uomini vili e miserabili. Versi vibranti e toccanti, mai scontati o mielosi.. MI auguro che la poesia di Antonella, possa ricevere il giusto riconoscimento che merita.
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Molto profonda. Narra il dolore in modo significato. Mi piace davvero. Auguri
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Purtroppo le tue parole rispecchiano una folle realtà….rivelano l’angoscia e la solitudine che s’impossessano delle povere vittime di un abuso….versi che penetrano nel cuore e che risvegliano le coscienze dormienti…brava antonella, spero che la tua poesia sia premiata come merita.
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Una profonda sensibilità….grandi sentimenti. Complimenti!!!
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Versi che toccano nel profondo Sicuramente ci fanno riflettere.Brava….Merita di vincere
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Il tema è la profondità della poesia di Antonella sono avvolgenti. Pennellate nitide e forti coinvolgono donne,uomini e società tutta………lasciando intravedere un barlume di speranza.Spero che venga premiata.
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Versi che toccano nel profondo. Sono motivo di riflessione.Brava….Merita di vincere.
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Bellissima poesia “fa freddo” che in contrapposizione al titolo “scalda” il cuore e colpisce per intensità e struggente verità con cui viene descritta una realtà cruda e purtroppo oggi sempre più dilagante. Congratulazioni Antonella Montalbano.
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Il tema toccante della poesia di Antonella avvolge e coinvolge donne,uomini e la società tutta…. lasciando intravedere un barlume di speranza.Spero che venga premiata
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Versi che ti toccano nel profondo.Su cui bisogna riflettere.Brava….Merita di vincere
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Un immagine visiva, quasi come un quadro, viene narrata in questa poesia. Un’immagine dipinta senza veli… con pennellate esatte, decise, crude e soprattutto troppo vere e troppo reali.
Leggere questa poesia è come rendersi realmente conto della gravità del problema!
Con parole eleganti, giuste e speranzose l’artista riesce ad entrare nel cuore e negli occhi dei lettori.
Complimenti!
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Parole struggenti, verità piena. Colpisce e fa riflettere.
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Cruda realtà, espressa in modo impeccabile e con un lirismo toccante.
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I versi della poesia rispecchiano la società di oggi. Apprezzo la sensibilità che si evidenzia nello scritto. Complimenti alla poetessa. MERITA DI VINCERE
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Amtonella sei unica, riesci a toccare il cuore delle persone con queste bellissime parole dense di significato.
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Versi straordinariamente toccanti da cui traspare una poetica che sgorga dal cuore, delicata nello stile, dai contenuti forti e coinvolgenti. Complimenti Antonella!
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Molto profonda. Mostra con grande sensibilità questa realtà che é piaga silenziosa del nostro tempo
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Bellissima poesia…..piena di ardore,
Toccante….complimenti
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Bellissime parole .!!
Sono pienamente d’accordo ❤
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Questa poesia fa davvero riflettere,rispecchia il disagio dei nostri giorni.
Bella veramente
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Lo sviluppo della pooesia è pertinente al tema proposto. I versi descrivono con efficacia il dolore quasi irreparabile che la violenza subita lascia nel cuore, nella mente e nella stessa carne della donna.
Le parole usate hanno notevole forza evocativa: buio, pelle arata, voragini, buio, freddo, bisogno di affetto, ecc.
L’unica lacuna, se posso essere sincero fino in fondo, è nella costruzione della forma poetica che risente di un deficit di ispirazione. Si nota una certa improvvisazione e lo stato di tormento rimane distaccato, nonostante siano usati termini e figure retoriche appropriate. Al mio sentire arriva la descrizione della sofferenza, ma giunge solo in parte il pathos che essa provoca.
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Testo di respiro lirico incalzante ed emotivamente coinvolgente, dove la poetessa affida alla parola poetica sintagmi che portano alla luce tematiche di grande problematicità come la cosificazione della donna, l’atteggiamento culturale di un maschilismo che diventa violenza, la perdita di identità della dimensione genitoriale. Nelle cinque sezioni del testo c’è uno sviluppo diegetico in climax che stigmatizza la violenza non solo fisica ma anche quella dell’anima, che alza un grido contro “l’immagine violenta/ della follia dei maschi” e che raggomitola il dramma della solitudine con il ricorso ad una geometria di immagini, ad accostamenti analogici ed accostamenti che straziano il cuore fino a far gridare alla poetessa: “Chi si ferma a considerare se questo è umano?”
L’epilogo della poesia apre tuttavia un orizzonte di luce e “invera una ipotesi”, ossia che dentro l’imperfezione e l’orribilità umana possa fermentare un’attesa , un tempo di pace, la speranza che l’ipotesi diventi realtà e che il cuore non chiuda “alla vita il canto”.
Domenico Pisana
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Poesie drammatiche che denunciano la violenza perpetrata contro le donne, le quali tuttavia non abbandonano “l’ipotesi della speranza” dovesse restare pur tale. I versi nella loro tragica bellezza ben si addicono al tema proposto.
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Versi crudi , ma veritieri, come cruda è la realtà. Purtroppo! Cruda e triste. Lasciamo un po di spazio alla speranza,però.
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una poesia di forte intensità emotiva, affronta sia il lato fisico che psichico, di un tema che purtroppo riempie pagine di cronaca e chissà quanti altri casi rimangono dentro le mura domestiche. E’ una lacerazione dell’anima che provoca ferite difficilmente sanabili, ed quindi giusto denunciare anche attraverso la poesia. Un finale molto interessante di ottima ispirazione, il tempo che forse porterà pace ad un cuore che ha smesso di cantare
Una piacevole lettura.
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La poetessa Antonella Montalbano riesce descrivere maestralmente con le parole quella sensazione del freddo associandola allo stato d’animo dove regna solo il gelo che possiamo leggere dai sui versi “Oggi anche il sole ha smesso di brillare: fa tanto freddo”, cercando allo stesso tempo di penetrare negli angoli più oscuri dell’l’anima delle donne usurpate con i versi “…non solo la pelle. Il tempo per loro si è fermato; il freddo appiattisce ogni visione e inasprisce il cuore, più passa il tempo e le serate senza un abbraccio.” Tuttavia il varco della speranza, come l’ombra del sole nascente di primo mattino, esiste e la poetessa lo conferma con i versi che seguono:
V
Forse, lo sguardo attento d’un compagno
(pochi ne nascono, pochissimi con l’animo delle donne),
curerà le ferite e i graffi di queste battiture.
Dipende dal padre, dal fratello
dai loro sguardi attenti, dalla fiducia e dall’ascolto
che apre un varco alla speranza.
Questa ipotesi la poetessa Montalbano sottolinea con i suoi versi conclusivi “E più il tempo incalza e più ferite, se il cuore chiude alla vita il canto.”, quindi dallo stato di freddo è possibile uscire solo con il canto della vita e del cuore…
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Grazie a Lei poetessa Montalbano e ad majora!
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una testimonianza poetica intensa e vera.
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Una poesia che sgorga da un animo particolarmente sensibile, profondamente addolorato da una ferita inguaribile e che incessantemente sanguina e vanifica la bellezza e il senso della vita. I versi sono molto intensi e non lasciano indifferenti chi ha un briciolo di sensibilita’.
Le immagini e le figure utilizzate nel componimento ( il sole ha smesso di brillare…… ; il corpo arato inaridisce……; le finestre restano tappate…..), oltre a conferire ai versi un valore poetico non indifferente, preannunciano una negativita’ e un dolore esplicitati poi con un linguaggio piu’ realistico e crudo che definisce senza mezzi termini la brutalita’ di cui l’uomo e’ capace di perpretare ai danni della donna ( violatori, predatori di donne, follia dei maschi, usurpatori di coscienza, tormento inenarrabile….).
La parte finale apre uno spiraglio di speranza che risiede nella possibilita’ di trovare un animo e un cuore capace ancora di essere consolatore e solidale ( sgurdi attenti del compagno, del padre, del fratello …). Poesia universale perche’ mette il dito su una delle piu’ inquietanti piaghe dell’umanita’. Complimenti. Giuseppe Blandino
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Gli uomini non cambiano. Canta Mia Martini. Purtroppo
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Bellissimo il verso
“Forse lo sguardo attento di un compagno sanerà le ferite..”
L’attenzione è una bellissima caratteristica dell’animo umano spesso sottovalutata.
Complimenti!!!!
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Antonella Montalbano entra nel cuore delle cose e le chiama con il loro nome. I suoi versi traducono il disorientamento di chi ha smarrito le coordinate e si ritrova esule in uno spazio e in un tempo che non riconosce più. Traducono lo sgomento e la solitudine della donna violata. Per lei si è spento il sole e, con il sole, il sogno. Sono rimasti solo i cocci di una vita frantumata.
Una forte denuncia della violenza che chiama in causa anche le madri e i padri dei “predatori di donne e bambine”, come i figli, ”usurpatori di coscienze”.
Un tema difficile reso con “le mots justes” come suggeriva Calvino.
Complimenti Antonella!
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Parole che descrivono con crudezza, l’anima segnata nel tempo di una donna volentata. Brava Antonella per aver saputo cogliere momenti e senzazioni cosi’ tragiche della vita di una donna. Meriti di essere votata.
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Bellissima poesia scritta da una persona che stimo davvero tantissimo. Le parole descrivono la realtà quotidiana di donne che subiscono violenza e che trasmettono ,soprattutto a noi giovani donne, la forza di lottare e di combattere la violenza e il silenzio, perché purtroppo si tratta anche di questo . Complimenti davvero!
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Complimenti all’Autrice versi significativi e toccanti per un tema attualissimo che deve vedere un diverso approccio culturale da parte della nostra Società nei confronti della Donna. Grazie
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Il freddo di cui parla l’autrice l’ho percepito tutto leggendo questi versi profondi e incisivi che con coraggio denunciano e chiedono giustizia per tutte le donne ferite di ieri e di oggi.
Bravissama Antonella… hai saputo fondere in una sintesi meravigliosa tutto l’ethos, il pathos e il logos di una donna del nostro tempo!
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I versi di Antonella emozionano e fanno capire lo strazio delle donne violate,destinate a portare per sempre nell’anima il dolore che inaridisce anche il loro corpo. Riflessione interessante quella sulle madri di questi uomini “predatori “di donne. Chissà se anche loro saranno state delle vittime o predatrici di uomini?
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Questi versi esprimono in maniera chiara come questo gesto vile possa essere perpetrato da un essere egoista e che non ha il senso della vita, del rispetto. Bellissima poesia come sempre. Aver letto anche le altre di sue, non può che apprezzarla ancora di più per il suo modo profondo di porsi delle domande su temi attuali. Un saluto
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Brava Antonella,
Questa è la prima poesia che leggo e mi ha profondamente impressionato. Tre gli elementi che mi hanno colpito:
– il contrasto luce – sole / buio notte che rende bene l’immagine dello stato d’animo di chi ha subito violenza circondata (anzi offesa!) dal mondo attorno che continua con indifferenza la sua quotidiana routine;
– il senso di solitudine della donna violentata che in nessun uomo (nemmeno padre, fratello) potrà trovare rifugio;
– la rappresentazione del tempo fermo, doloroso, angosciante, fissato nei minuti della violenza con il dubbio che scorrendo gli anni possa cancellarne la memoria,
Complimenti !
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Parole di donne ferite, parole vive, parole dure come macigni, parole che sanguinano. Parole di donne che non sanno, non hanno saputo e mai sapranno indagare nell’animo abissalmente profondo dei bambini tanto dilaniati da diventare mostri. Questo, loro non potranno mai farlo, non è certo un peso loro. Due miserie contrapposte, in un contesto solo.
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La poesia di Antonella Montalbano fa sentire in modo accorato il dolore di una donna violentata. Fa freddo per la donna che ha subito violenza, ma il suo dolore che sembra schiacciarla nel presente della ferita si apre alla speranza che qualcuno sappia comprenderla e consolarla e cosi favorire un nuovo inizio di vita.
In definitiva, una poesia di dolore ma al tempo stesso di speranza.
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Poesia veramente profonda.. un vero inno alla figura femminile! Grazie Antonella
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Sensibilità e infinita concretezza. Una poesia veramente profonda.
Regina Resta
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