1/troia, ti basta!?
No, non ho più il coraggio
di guardarmi
né allo specchio
né riflessa ovunque
né mentre mi lavo.
La mia pelle è imbrattata
della sua saliva
della sua bocca sfregiata
dei morsi dei suoi denti affamati.
No, non ho più una dignità
da ritrovare, dove?
In quale posto di me?
Mi hanno stuprata per ore
prima uno, lui
poi due, loro
in seguito 3 4 5…
E l’ultimo,
dopo avermi ancora picchiata,
mi ha chiesto:
troia, ti basta!?
Dammi il culo, ora!
2/senza più respiro
No, volevo morire subito.
Mi hanno lasciata lì
su un materasso sporco
ma io più sporca di tutto
più nera del petrolio
più scura del fango
più rossa dell’odio e della guerra…
Sì, una guerra sul mio corpo
sulla mia pelle
e dentro di me, ora.
E ancora, sul mio corpo:
i seni strappati
le labbra tumefatte
la vagina annullata
il culo defecato
gli occhi senza luce
e la vita senza più respiro…
3/le mani ovunque
No, qualcuno mi ha chiesto:
li conoscevi?
No, non li conoscevo.
Non li ho mai visti prima
non li ho mai guardati
non li ho mai invitati.
Non sapevo nemmeno
che potessero esistere
delle bestie così.
Mi hanno circondata, per strada
e spinta in un auto
e poi…
La prima mano tra le cosce
dentro, a negarmi ogni diritto.
Ho provato ad urlare
ma un’altra mano
mi ha soffocato tutto in gola
e poi in gola
ho dovuto ingoiare altro…
Ho dovuto eccitarli.
Non era abbastanza
potermi mettere le mani ovunque.
No, non era abbastanza.
4/fino a farti morire
Ti chiedo perdono
nessuno dovrebbe vedere
una donna ridotta così…
No, nessuno dovrebbe
ma io ora sono così.
E non puoi non vedermi
non puoi pensare
che sono solo fatti miei
che sono solo, un’altra malcapitata
e che tanto a te, non accadrà mai
o a tua madre
a tua sorella
alla ragazza di tuo fratello
alla tua migliore amica.
No, loro sono come me
tu, sei come me…
Solo qualcosa da usare
fino a vomitarci dentro
fino a pisciarci addosso
fino a farti morire di umiliazione…
Troia, ti basta!?
5/come può essere dopo?
No, non si può dimenticare tutto questo
e forse neanche voglio.
Perché?
Forse neanche posso…
Perché?
Forse continuerò a chiedermi: perché?
Per tutto il resto della vita.
Ma quale vita?
Come può essere vivere
dopo che la vita
te l’hanno fatta a pezzi?
No, ci sono delle notti
che mi sveglio sudata, impazzita
con le loro mani ovunque addosso
con la pelle che mi brucia
con le gambe allargate
e la sensazione che qualcuno
abbia appena finito di stuprarmi…
No, ci sono delle notti
che sono uguali
a quel maledetto giorno
e non c’è la possibilità di un dopo
lo stupro è eterno…
No, ci sono solo io, sola
e nessun dopo all’orizzonte.
Ci sono solo io, quella lì
quella che in 5 li ha fatti divertire
quella puttana!
Sì, proprio quella lì
che non ha nessun dopo.
Mi chiamano,
ma non riconosco più il mio nome…
Mi chiamo Claudia, ma Claudia non c’è più.
Mi chiamo Stefania, ma Stefania non c’è più.
Mi chiamo Anna, ma Anna non c’è più.
Nessuna donna, vive più in me.
Da brivido. Un crescendo di angoscia che ti prende alla gola allo stomaco ovunque e non può lasciarti indifferente.
"Mi piace""Mi piace"
Carissima Concetta, grazie.. anche se c’è poco da ringraziare.. tutto in una notte, un racconto, una e tante vite rotte.. e io a cercare di scriverne il senso che non c’è.. e le parole oltre noi che gridano, urlano nel deserto..
"Mi piace""Mi piace"