DELLA GELOSIA
La gelosia annebbia la vista,
affonda la lama, senza piangere,
recide l’aorta,
uccide la luce del lampione.
In lontananza le nuvole spaventate
registrano la scena
e contano le innumerevoli morti.
L’amore atterrito incespica
tra le buche della via della notte.
- Senza fare una piega, si rialza.
DEL FEMMINICIDIO
Pestati a sangue
sogni di raso arretrano.
- Urla ai piani alti!
Nel balcone agonizzano
seni mutilati.
Cuori di cemento
a scacchi si trastullano
sul ventre di carne rossa.
Alfiere su occhi spenti.
- Scacco matto.
DELLA BELLEZZA
Amparo di bellezza si veste,
flauti di bambini su tetti fa salire,
con cento rose incorona
fronti alte di sogni azzurri.
- Tra lustrini d’argento e corpetti di seta,
seno d’amore un coltello trapassa.
Fiore di loto nel sangue galleggia,
con rondini gitane va su e giù.
Appesa al sole sorride.
- Occhi di pietra guardano.
DELLA PASSIONE
Oriana di luce brilla,
intesse speranze verdi,
imposte chiuse spalanca.
- Sfonda con baci muri di odio.
Mano di cavaliere,
con lama di passione,
la bocca diafana insanguina.
Circostanze attenuanti i giurati accordano.
Sogni mutilati parlano.
- Con le labbra smorte.
DELLA LUCCIOLA
Esile, come ragnatela, l’amore si allontana,
ondeggia, si assottiglia, si contorce,
si deforma, si frantuma, esala l’anima.
Il riflesso dell’arma illumina il buio,
come la sua preghiera.
Una treccia giovane rotea al vento,
insieme alle foglie secche.
La madre tiene la luce accesa,
nell’attesa del ritorno.
- Crimine invisibile.